
Aiuti all'ammasso privato di burro, latte scremato in polvere e alcuni formaggi. Sono i nuovi interventi comunitari a sostegno dei settori colpiti dall'embargo russo sui prodotti agroalimentari europei annunciati giovedì dal commissario all'Agricoltura Dacian Ciolos. "Le misure vanno nella direzione giusta", il commento del ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina
“L'andamento dei prezzi nel mercatolattiero-caseario europeo - ha spiegato Ciolos, al termine della riunione del gruppo di esperti su latte e carne - mostra che il divieto russo sta cominciando a colpire questo settore”, riducendo i proventi delle esportazioni dei paesi membri, che hanno ora bisogno di tempo per trovare nuovi sbocchi. Oltre all'attivazione degli aiuti per il burro e il latte in polvere, previsti dalla Politica agricola comune, la Commissione ha proposto di estendere il sostegno all'ammasso privato ad alcuni formaggi, con un atto delegato di prossima adozione.
Nei prossimi giorni Ciolos presenterà agli stati membri e al Parlamento europeo “una prima analisi completa dell’impatto a breve e medio termine dell’embargo russo su tutti i principali settori agroalimentari europei, insieme a un elenco delle opzioni politiche” disponibili. “In caso di concreti rischi di destabilizzazione dei mercati - ha assicurato il commissario - intendo continuare ad utilizzare la nuova PAC” e ad intervenire con ulteriori misure.
"La Commissione europea ha accolto le richieste dell’Italia di intervenire anche a favore dei formaggi, con l’annuncio di adottare nei prossimi giorni un atto delegato ad hoc per lo stoccaggio privato di alcune tipologie", ha commentato il ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina, assicurando l'impegno a fare in modo che "le misure rispondano al meglio alle esigenze dei nostri produttori, in particolare per quanto riguarda il livello degli aiuti".
Non si arrestano, intanto, gli appelli per nuovi aiuti al settore ortofrutta, già destinatario di 125 milioni di euro, oltre ai 32,7 milioni stanziati per le pesche e le nettarine. La Commissione punta sul rafforzamento delle azioni di promozione sui mercati dei paesi terzi, ma gli agricoltori chiedono anchecompensazioni per le perdite subite. Che in Italia, secondo le stime di Federalimentari, ammontano a circa 200 milioni di euro.
Fonte: Euractiv